Nel cuore di Firenze,
al centro della Storia.

Palazzo dell’Arcone, un edificio iconico in una piazza simbolo. Piazza della Repubblica sorge lì dove la Florentia Romana ospitava il foro e poi, nel medioevo e nel rinascimento, il Mercato Vecchio che il poeta trecentesco fiorentino Antonio Pucci descrive così:” Non fu giammai così nobil giardino / come a quel tempo egli è Mercato Vecchio / che l’occhio e il gusto pasce al fiorentino “.

Di questo luminoso periodo si conserva ancora, seppur in copia settecentesca, la statua della “Dovizia” scolpita da Donatello nel 1431 che corona l’omonima colonna nota come “colonna dell’Abbondanza”, lì dove si incontravano un tempo il cardo e il decumano.

“L’antico centro…
a vita nuova restituito”

Questa centralissima parte della città, situata tra il Duomo e Palazzo Vecchio, fu tra le principali aree protagoniste del piano di rinnovamento che a partire dal 1865 ridefinì l’urbanistica di Firenze per adeguarne struttura e immagine al ruolo di capitale d’Italia.

La nuova elegante piazza rettangolare, allora intitolata a Vittorio Emanuele II, con la sua cornice di palazzi e portici, divenne il simbolo della rinascita della città. Iconica la frase incisa sul monumentale “arcone”, da cui il palazzo prende il suo nome: “L’antico centro della città da secolare squallore a vita nuova restituito.”